
Non ha alcun fine di lucro bensì lo scopo di promuovere il benessere materiale e culturale dei cittadini senza distinzione alcuna, procurando ad essi aiuto ed assistenza in determinate eventualità.
Il gruppo è regolato dal principio dell'orizzontalità delle decisioni assembleari, in cui centrale è il ruolo della relazione, dell’autonomia e dell’esperienza.
E' quindi un gruppo aperto in cui le persone partecipano liberamente in condizione paritaria le une rispetto alle altre all'interno di dinamiche non verticistiche e non gerarchiche.
Persegue finalità di scopo etico e sociale rivolte alla valorizzazione del patrimonio storico e culturale della città di Cordenons ed alla difesa dei beni comuni, dell’ambiente ed alla tutela della salute delle persone.
Si propone di promuovere, consigliare ed eventualmente sostenere tutte le iniziative a vantaggio delle idee e delle pratiche mutualistiche e solidaristiche e di favorire dinamiche relazionali di reale aggregazione sociale e di comunità.
Le sue attività sono quindi orientate alla diffusione di pratiche intese a sviluppare una società razionale, libertaria, ecologica, in cui trovano spazio assemblee di democrazia diretta, animate da una cittadinanza attiva e vivace.
“Volli un tetto per ogni famiglia, un pane per ogni bocca, una educazione per ogni cuore, la luce per ogni intelletto”. Bartolomeo Vanzetti
Il territorio cordenonese, per le sue caratteristiche di unicità e la ricchezza in termini di biodiversità, dovrebbe essere tutelato nella propria completezza ed integrità ma non è così. L'attribuzione a livello europeo del Sic, sito di interesse comunitario, e delle Zps, zone di protezione speciale, probabilmente non è servita e non serve ai nostri amministratori, nazionali e locali, per approdare ad una visione di sistema e ad agire conseguentemente nell'interesse della salvaguardia del bene comune ambiente. Com'è possibile che un'area come quella dei Magredi, per oltre cinquant'anni abbia potuto ospitare un poligono militare con i risultati in termini di inquinamento che solo oggi conosciamo? Com'è possibile che per decenni si siano utilizzate "le grave" come cave, depauperandone così i connotati più strettamente naturalistici, o peggio si sia "ricoperto il buco" con detriti ed immondizia? Non ci possiamo stupire se ad ogni analisi geologica o radiologica che sia, emerge un inquinante diverso, dai metalli pesanti, al Torio 232, all'amianto derivato dall'eternit smaltito abusivamente. Il tutto rientra in una interpretazione meschina di ciò che viene comunemente definito bene comune ovvero "di nessuno" basti pensare all'autorizzazione alla gara automobilistica e motoristica “Baja”, alla possibile costruzione di una centrale biomassa e alla permuta debito-discarica contratta con il comune di Pordenone. Invece di valorizzarne la peculiarità e la bellezza, da cui deriverebbe un innegabile beneficio non solo d'immagine, ma persino economico per l'intera comunità oltre che, e non da meno, per la tutela della stessa salute delle persone, si continua a sfruttare e depredare l'ambiente in un'ottica privatistica, nel senso di completa esclusione dell'interesse dei cittadini. Il territorio ma ancor più il paesaggio sono strumento di un linguaggio collettivo, una Koinè ovvero uno spazio di comunità, in cui si ritrovano diversi oikos, ossia spazi di intimità. I nostri amministratori invece, rinchiusi nel loro “io”, si impegnano solo a nascondere la propria generale inettitudine e incapacità. E' ora che i cittadini riconoscano il proprio ruolo culturale, perchè cultura significa essenzialmente essere in grado di generare cambiamento. E allora organizziamoci e agitiamoci, partecipiamo per conoscerci e riconoscerci, e rendiamoci protagonisti responsabili della vita della nostra comunità smettendola una buona volta di aspettare che arrivi qualcuno per cambiare le cose perchè se non lo facciamo noi in prima persona le cose non cambieranno mai se non in peggio.
Gruppo di Mutuo Soccorso-Cordenons
Info ecoandequo2012@gmail.com
web http://mutuosoccorso.wordpress.com/